4 maggio 2020.
Data ufficiale per l’inizio della fase due in Italia e la riapertura di praticamente tutte le attività produttive, tranne buona parte delle attività commerciali aperte al pubblico.
È stata una ripartenza vera, non come quando riapri dalle ferie di agosto. A oltre due mesi da quella data come vanno le cose per le nostre aziende?
Un mercato “a macchia di leopardo”
Come agenzia lavoriamo in diversi settori, per cui l’impressione che abbiamo ricavato è trasversale. Certo non è un sondaggio Istat, ma sono comunque dati raccolti sul campo.
La situazione vede aziende a tre velocità:
- Aziende ferme, o che cominciano adesso a vedere i primi segnali di risveglio commerciale e produttivo.
- Aziende che hanno ripreso il solito tran-tran e la vera perdita è stata relativa ai mesi di mancate vendite
- Aziende che viaggiano a mille, a pieno ritmo e si avviano a recuperare il gap dovuto al lock down.
Perché?
Personalmente ho alcune risposte:
- Le aziende che lavoravano prevalentemente con l’estero ne soffrono maggiormente, per ovvi motivi legati alla situazione europea e
- Le ditte che non hanno cambiato o non stanno innovando il loro modello di business ne soffrono in parte ma ne soffriranno di più in
- Alle volte il problema non è dovuto al Covid ma partiva da lontano.
Ho notato però delle eccezioni: non tutte le aziende che lavorano con l’estero sono ferme o al passo. Ci son aziende in settori identici che mostrano segnali diametralmente opposti.
Perché?
Questione di soluzioni e di attitudine.
Chi non ha avuto problemi dal Lock Down, fra queste aziende, stava già lavorando da tempo in modo da non essere legato a pochi mercati e pochi clienti principali, per cui non ne ha risentito.
Altre aziende avevano messo in pista da tempo delle attività commerciali e marketing ripetitive ed efficaci, che gli hanno permesso di superare di slancio il buco della chiusura e sono immediatamente ripartite alla grande.
Conclusione
Mai come oggi tre parole d’ordine:
- Innovare la propria attività. Se serve dal punto di vista produttivo ma sicuramente farlo per quanto riguarda il modello commerciale e le attività
- Spingere le attività commerciali con forza. Buttarsi sul mercato, uscire dall’azienda, farsi notare e conoscere. Non è più tempo di aspettare seduti in ufficio.
- Attivare il marketing più adatto al proprio mercato. E continuare a mantenerlo vivo e
Questi tre punti devono essere attivati il più velocemente possibile e organizzati, così da diventare una routine, un’abitudine.
È utile che per abitudine ridiscuti e verifichi se il tuo modello di business è funzionale (oggi nulla è per sempre).
È indispensabile che tu crei occasioni di contatto commerciali e che le mantieni attive, anche se per la tua attività ti bastano pochi clienti.
Far ripartire un volano fermo è molto più faticoso che non accelerare qualcosa che è già in movimento.
Infine, il marketing, in tutte le sue forme. Ormai non si può farne a meno.
Dovresti inserirlo nei tuoi costi fissi, con un budget adeguato alle tue ambizioni e tenerne conto nel prezzo di vendita i servizi e prodotti.
Mi auguro di esserti stato utile.
Per informazioni commenti o discussioni sono a disposizione.
Responsabile Marketing