La pagina web BtoB perfetta per informare e… convertire.
Questo articolo è specifico per aziende che operano nel BtoB vendendo prodotti di un certo valore o costo significativo, e  che richiedono un’attenta valutazione da parte dell’acquirente prima di effettuare la scelta ed acquistare.

Stiamo parlando di come strutturare una pagina web su misura per questo speciale tipo di business, cosa non deve mancare e a quali aspetti si deve fare attenzione.

In particolare, è importante una struttura completa della pagina servizi/prodotto quando non c’è un solo decisore, ma al contrario DIVERSE PERSONE si trovano per decidere in merito al tuo servizio/prodotto.

Infatti, un sito BtoB, deve trasmettere CHIAREZZA E FIDUCIA nei confronti dell’azienda, dei suoi prodotti e del suo servizio pre e post-vendita.

Ecco i punti principali da osservare per una buona pagina servizi/prodotto, ti auguro buona lettura e che questo articolo possa esserti utile.

 


1. Un titolo breve e descrittivo

Poche parole a inizio pagina che descrivono esattamente e semplicemente quello che fai, NON CONFONDERE le persone con slogan pubblicitari, non qui almeno.

2. Scelta e pianificazione delle parole chiave

Le pagine di servizio o prodotto, sono molto ricercate nel BtoB, difatti è lì che i potenziali clienti cercano informazioni su prodotti noti ma anche su aziende a loro ancora sconosciute.

Quindi lavorare con le giuste parole chiave in questa pagina, INVESTIRCI TEMPO E DENARO, è ampiamente giustificato.

3. La formattazione del testo e dei paragrafi.

Suddividere bene i paragrafi, evidenziare con grassetti o corsivo le frasi più significative, guidare la lettura del visitatore con punti elenco o numerati, sono alcune delle attenzioni che renderanno FLUIDA la lettura, non faranno abbandonare la pagina ma anzi lo fanno proseguire fino in fondo.

4. Parla al tuo visitatore tramite la pagina web, rispondi alle domande, ma non a tutte.

Devi conoscere il tuo target, quali sono i suoi problemi e aspettative, tocca gentilmente i suoi punti deboli, le sue problematiche e fagli vedere come TU sai affrontare queste situazioni.

Ma attenzione, non rispondere a tutto, lascia un po’ di mistero, è questo che lo porterà a contattarti

5. Non lodare te stesso, fai parlare i tuoi clienti.

Una testimonianza SINCERA, meglio se rilasciata da un personaggio o azienda nota, vale 100 pagine pubblicitarie.

Investire per raccogliere testimonianze, magari video, dei nostri clienti, ha un alto valore per la tua immagine.

Come si dice “chi si loda si imbroda” meglio che siano gli altri a raccontarti.

6. Usa immagini impattanti.

L’estetica vince sempre, va oltre il contenuto. Se fai un’attenta selezione di immagini adeguate al messaggio, ma che siano anche altamente estetiche ed impattanti, lascerai un SEGNO POSITIVO nella memoria del visitatore.

7. Fatti vedere.

MOSTRA il tuo viso e quello dei tuoi collaboratori principali, alle persone piace vedere in anticipo con chi potrebbe avere a che fare.

8. Ora, un po’ di numeri.

Qualche numero o statistiche che DIMOSTRA come affidarsi alla tua azienda sia una buona idea è di aiuto, non tutti ci crederanno, ma d’altronde, non si può piacere al 100% delle persone. (Mi raccomando SOLO numeri veri!)

9. Una buona call to action. (invito ad agire).

Perché facciamo tutto questo lavoro di spiegazione, persuasione, mettere in mostra?

Alla fine, desideriamo che il visitatore faccia UN’AZIONE SPECIFICA, che si iscriva a una newsletter, che richieda una demo o una telefonata da parte di un commerciale, oppure che compili un modulo per richiedere ulteriori informazioni.

Qualsiasi sia il tuo obiettivo, devi fare in modo che la persona sia gentilmente spinta ad agire e contattarti. Questa è la parte finale della pagina e va pensata attentamente.

 

Bene, mi auguro tu abbia trovato interessante questo articolo non esaustivo sull’argomento, ma significativo.

Contattami se vuoi approfondire o se ti interessa un’analisi della tua pagina prodotto/servizi, senza impegno.

E. mauro@solutions600.it

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Richiesto NUOVO Adeguamento Norma Privacy Europea (GDPR)

Le nuove linee guida, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n.163 del 09 luglio 2021, prevedono precisi obblighi per i siti web da gennaio 2022.

I principali adempimenti previsti sono i seguenti:

  • Se si utilizzano solo cookie tecnici, non c’è l’obbligo di prevedere apposito banner ma c’è l’obbligo di fornire specifica informativa, anche eventualmente inserita all’interno di quella generale, rientrando nell’ipotesi di esenzione dall’obbligo di acquisizione del consenso;
  • I cookie analitici possono essere ricompresi nella categoria di quelli tecnici e, come tali, possono pertanto essere utilizzati senza acquisizione del consenso a condizione che si precluda la possibilità di individuazione dell’interessato;
  • I cookie per finalità diversi da quelle tecniche possono essere utilizzati esclusivamente previa acquisizione del consenso;
  • Le scelte dell’interessato devono essere registrate e non può essere richiesto un nuovo consenso se non c’è una mutazione significativa o se non sono trascorsi almeno 6 mesi;
  • Per il principio della privacy by default, nel momento del primo accesso dell’utente devono essere attivi solo cookie tecnici;
  • Nel caso in cui il sito utilizzi cookie non tecnici deve essere realizzato un banner che deve contenere le seguenti indicazioni ed opzioni;
  • l’avvertenza che la chiusura del banner mediante selezione dell’apposito comando contraddistinto dalla “X” posta al suo interno comporta il permanere delle impostazioni di default e, dunque, la continuazione della navigazione in assenza di cookie o altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici;
  • un’informativa minima relativa al fatto che il sito utilizza cookie o altri strumenti tecnici e che potrà utilizzare anche cookie di profilazione o altri strumenti di tracciamento al fine di inviare messaggi pubblicitari ovvero di modulare la fornitura del servizio in modo personalizzato al di là di quanto strettamente necessario alla sua erogazione; il tutto in linea con le preferenze manifestate ed allo scopo di effettuare l’analisi ed il monitoraggio dei comportamenti dei visitatori dei siti web;
  • il link alla privacy policy ovvero ad una informativa estesa posizionata in una seconda schermata, che sia accessibile con un solo click, ove vengano fornite in maniera chiara e completa tutte le indicazioni di cui agli artt.12 e 13 del Regolamento anche con riguardo ai predetti cookie o altri strumenti tecnici;
  • un comando attraverso il quale sia possibile esprimere il proprio consenso accettando il posizionamento di tutti i cookie o l’impiego di eventuali altri strumenti di tracciamento;
  • il link ad una ulteriore area dedicata nella quale sia possibile selezionare, in modo analitico, soltanto le funzionalità, i soggetti c.d. terze parti (il cui elenco deve essere tenuto costantemente aggiornato) ed i cookie, anche raggruppati per categorie, al cui utilizzo l’utente scelga di acconsentire (in caso di modifiche è onere del gestore del sito web tenere l’elenco costantemente aggiornato).

Abbiamo studiato una soluzione che consente al tuo sito di essere a norma ora e anche in futuro.

Il costo del servizio varia dai 160 ai 240 € in base allo stato del sito web.

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Budget Marketing. Importanza e linee guida per redigerlo.

Budget Marketing

Definire un budget marketing non è sempre un’attività semplice.

Probabilmente molte aziende non si pongono il problema, o si limitano nell’inserire nella lista le voci di costo per fiere e advertising classico, e magari oggettistica.

Con tutto il rispetto per queste voci, che sono assolutamente da prevedere, se per caso è così che costruisci il tuo budget permettimi di dirti che nel 2022 devi studiare e mettere a budget ANCHE le attività digitali.

Lo studio CORRETTO del budget ti permette di pianificare le attività relazionandole agli obiettivi marketing e commerciali. Questo ti permetterà di avere i migliori risultati in termini di ottimizzazione costi e tempi, e soprattutto in ritorno dell’investimento.

Non fraintendermi, non ti suggerisco di abbandonare il marketing offline, ma il digitale oggi è dominante. Inoltre, studiato con attenzione un piano, online e offline si sostengono e promuovo a vicenda, creando un fantastico effetto volano.

Come suddividere il budget marketing?

Si parte sempre dalla voce di fatturato, sia che si parta da un fatturato previsionale, sia che si consideri il un fatturato già consolidato.

Può essere utile suddividere il budget in voci già previste, ma riservando una parte del budget totale per spese di marketing impreviste. Occasioni che si presentano strada facendo e quasi quotidiane con la frenesia del mondo digitale.

La percentuale da mettere a riserva varia da azienda ad azienda, ma solitamente stabilire una percentuale dal 15% al 30% del budget totale è una buona soluzione.

Che parametro utilizziamo per determinarne il valore?

Ci sono aziende che mettono a budget lo 0,5% e altre il 30%. Molto dipende dal settore, dal tipo di pubblico a cui si vende, dalla marginalità, ecc.

In generale nel B2B sarebbe troviamo medie che variano dal 3% al 6%, con punte anche del 10%.

Spesso in queste percentuali è inclusa la voce fiere chesi mangia” una buona parte del budget totale, dal 30 al 50% circa.

Una nota, queste percentuali sono ricavate dall’esperienza con clienti in oltre 20 anni di attività.

Analizzare i dati per stendere il budget marketing:

come ogni attività marketing, si parte dall’analisi dei dati in relazione alle attività ed obiettivi, per poi arrivare alla stesura completa.

  • Stabilire gli obiettivi e come misurarne il raggiungimento
  • Definizione del posizionamento attuale e desiderato dell’azienda
  • Valutazione del grado di competitività del mercato e dei competitor diretti e indiretti
  • Analisi dei propri prodotti/servizi e delle possibili novità in arrivo)

Quali voci prevedere per il budget marketing?

SI può diventare molto dettagliati nello stendere il budget, ma se ti trovi in una prima fase, oppure se è la prima volta che lo affronti, consiglio di stabilire prima le macroaree di spesa e successivamente dettagliare mano a mano che i dati vengono analizzati e sviscerati, ecco qualche spunto.

Esempio di macroaree:

  • Costi del personale e della struttura interna di marketing
  • Abbonamenti per software necessari (marketing automation, analisi dei dati, ecc.)
  • Stanziamenti per fiere e spazi di advertising
  • Budget destinato ad agenzie e consulenti esterni
  • Sito web
  • Strategie marketing
  • Analisi di mercato
  • Gestione social
  • Video, ecc.
  • Budget per campagne e sponsorizzazioni online
  • Campagne su google
  • Sponsorizzate social
  • Campagne di link building, ecc.

Naturalmente, quanto destinare ad un’area piuttosto che ad un’altra deve essere stabilito favorendo le attività che portano maggiore visibilità e risultati. Ecco che l’analisi dei dati ti viene in soccorso:

  • Statistiche di vendita
  • Impostazione professionale di google analytics
  • Raccolta dei dati derivati da strumenti e campagne on ine

In generale, valuta i risultati. Se non è possibile farlo, allora inizia con quello che riesci a raccogliere a livello di informazioni.

Stabilisci gli obiettivi, come misurarli e stabilisci come utilizzare gli investimenti. Se tieni traccia di tutte e attività, l’anno prossimo avrai qualcosa su cui ragionare meglio e da perfezionare.

Se desideri approfondire o semplicemente avere più informazioni, contattami direttamente senza problemi.

 


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    Perché non dovresti vendere frigoriferi agli eschimesi?

    Esiste un libro “Frigorifero agli eschimesi” di Jean-Pierre Lehnisch. Un libro che tratta di marketing, ma in particolare di tecniche di vendita che identificano il venditore di successo, cioè l’abilità di piazzare anche un prodotto di cui il cliente non ha assolutamente bisogno, come ad esempio frigoriferi agli eschimesi.

    Difatti il sottotitolo recita: Tutte le tecniche di persuasione e i segreti dei grandi venditori.

    Non ho letto il libro, ma conosco il motto degli eschimesi dai tempi della mia infanzia, ed è sempre stato riferito come metafora di un venditore veramente in gamba.

    E devo dire che all’epoca ci ho creduto.

    Quando ho iniziato, timidamente, a vendere serigrafie d’arte su legno all’età di vent’anni, facendo porta a porta di mobilieri nel nord e centro Italia, mi sono regolarmente dato dell’incapace perché… non riuscivo a vendere frigoriferi agli eschimesi.

    Più forte di me, non si può vendere qualcosa di inutile per una persona o per un’azienda, a meno che non mi cada su un piatto d’argento e non me lo chieda espressamente per soddisfare un desiderio emozionale che non comporti un danno per la persona o l’azienda.

    E questo ha che fare moltissimo con il marketing.

    Chiunque faccia marketing, e se tu mi leggi sicuramente fai marketing in qualche modo per la tua azienda, ha una responsabilità:

    • Generare vendite e fatturato per l’azienda (con varie tecniche e modi che sono tutte le sfumature di metodi marketing che il mercato offre)
    • Farlo in modo onesto, senza menzogne e generando soddisfazione e un miglioramento di qualche tipo ANCHE per l’acquirente/fruitore.

    Purtroppo, alle volte è facile manipolare le persone, specialmente nell’era del marketing digitale in cui viviamo.

    Ti faccio un esempio: le recensioni.

    Oggi quasi nessuno acquista senza aver cercato e letto qualche recensione su un sito, un’azienda o un prodotto.

    Le recensioni si possono acquistare, falsificare, aggiungere e manipolare. Quindi? NON dobbiamo fidarci di nessuno?

    Per alcuni è così.

    Ma il punto è che l’inizio della catena, cioè il marketer in questione, non è stato onesto e questo ha delle conseguenze:

    • Persone truffate o insoddisfatte
    • Cattiva nomea dell’azienda/prodotto
    • Mal disposizione nei confronti della categoria a cui appartiene la persona o l’azienda
    • Alle volte porta alla creazione di leggi restrittive che solitamente danneggiano solo chi già e rispetta

    Vendere non è un crimine, vendere cose inutili o peggio, dannose, secondo me lo è.

    E se si ha la lungimiranza di osservare e programmare nel medio ungo termine, ci si dovrebbe preoccupare in primo luogo di realizzare un ottimo prodotto e assicurare un altrettanto sfavillante servizio, e POI farlo sapere il più diffusamente possibile con tecniche di Marketing e Pubbliche Relazioni, che trattano semplicemente la Verità.

    Fammi sapere cosa ne pensi, scrivimi se vuoi.


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      Un sostegno concreto grazie al bando 2022 per la digitalizzazione delle imprese. (codice 22HT)

      Pubblicato il nuovo bando 2022 per contributi a supporto della digitalizzazione come supporto per le imprese del territorio, è possibile ottenere significatici contributi a fondo perduto.

      Un’opportunità da non perdere per la crescita della propria azienda.

      Pubblichiamo di seguito alcuni estratti dal bando pubblicato dalla Camera di Commercio di Vicenza

      Se desideri maggiori informazioni per usufruire del bando relativamente a siti web ed e-commerce contattaci al 329 0428 990.

      Oppure scrivi a marketing@solutions600.it

      Estratti del bando 2022

      Articolo 1 – Finalità


      La Camera di Commercio di Vicenza intende sostenere le imprese del territorio nell’affrontare la situazione di crisi causata dall’emergenza COVID-19, favorendo la continuità delle attività e la ripresa delle stesse.

      Con il presente bando si intende sostenere, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, investimenti e spese in tecnologie digitali, software, applicativi e servizi specialistici, anche finalizzati ad approcci green oriented, che consentano di:

         ● implementare nuovi modelli organizzativi, mediante l’adozione di strumenti e sistemi tecnologici, che aumentino la produttività e il grado di digitalizzazione dell’azienda;
         ● incrementare l’informatizzazione delle attività sia di back office che di front office, anche mediante l’adozione di infrastrutture tecnologiche e l’adozione di piattaforme per l’erogazione e       l’acquisizione remota di servizi online;
         ● migliorare l’efficienza aziendale tramite adozione di tecnologie e soluzioni innovative, che consentano l’archiviazione sicura dei documenti, l’accesso alle risorse documentali da remoto e da qualsiasi device, la condivisione dei documenti e, quindi, la collaborazione «a distanza».

      Con il presente bando inoltre la Camera di Commercio intende stimolare la «cultura digitale» delle aziende del territorio, con l’obiettivo di sostenere le imprese anche attraverso lo sviluppo di canali di promozione e commercializzazione digitale.

      Il bando si inserisce nell’ambito delle linee promozionali 2022 a favore del sistema delle imprese e delle azioni strategiche programmate dalla Camera di Commercio di Vicenza nella Relazione Previsionale e Programmatica 2022.

      Articolo 3 – Soggetti beneficiari

      Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando le imprese di tutti i settori economici, aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Vicenza, ed in regola con il pagamento del diritto annuale (entrambi questi due ultimi requisiti devono sussistere almeno al momento della liquidazione del contributo).

      Articolo 6 – Contributo

      Il contributo è di € 2.000,00 per una spesa minima di € 4.000,00.

      Non è previsto un limite massimo per i costi sostenuti dall’impresa.

      Articolo 8 – Spese ammissibili e termini di inizio e fine degli investimenti

      Il presente bando prevede lo sviluppo di attività di digitalizzazione e innovazione.

      Sono considerate ammissibili le spese, al netto dell’IVA, dettagliate in fattura, sostenute e interamente pagate nel periodo che decorre dal 1° gennaio 2022 fino al 30 settembre 2022, cioè le fatture devono risultare emesse e i pagamenti devono risultare effettuati nell’arco temporale sopra indicato.

      Il presente bando prevede lo sviluppo di attività di digitalizzazione e innovazione tecnologica e considera ammissibili le spese di consulenza e costi di servizio relativi a:

      ➢ tecnologie di innovazione digitale 4.0:
         • manifattura additiva e stampa 3D
         • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (RA)
         • integrazione verticale e orizzontale
         • internet delle cose (IoT) e delle macchine
         • cloud, fog e quantum computing
         • cybersicurezza e business continuity
         • big data e analisi dei dati
         • soluzioni per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali  (RFID, barcode, ecc.)
         • intelligenza artificiale
         • sistemi di e-commerce
         • sistemi di pagamento mobile e/o via internet e fintech
         • system integration applicata all’automazione dei processi
         • piattaforme di e-commerce (b2b e/o b2c)

      ➢ software gestionale e/o per servizi all’utenza:
         • CRM
         • software gestionale per l’automazione del magazzino
         • software per l’integrazione tecnologica della produzione
         • creazione o integrazione siti web
         • implementazione di servizi online di pagamento (mobile e internet) e/o ecommerce
         • sistemi online di delivery
      ➢ digital marketing:
         • attività di Digital Marketing: spese sostenute per la pianificazione ed implementazione di una strategia di marketing digitale volta a aumentare la visibilità dell’azienda a livello digitale       (Content   e Social Media marketing, Display Advertising, Email marketing, Couponing, Blogging)
         • campagne di promozione sui principali motori di ricerca, piattaforme social e marketplace: spese sostenute per realizzare delle campagne di advertising necessarie per migliorare la visibilità della propria presenza su motori di ricerca (es. Google Ads), piattaforme social (es. Bando Digitalizzazione 2022 – Pag. 6/16
          Facebook Ads) e/o marketplace (es. Amazon Advertising)
         • interventi volti a migliorare il posizionamento organico nei motori di ricerca (es. SEO, SEM): spese sostenute per ottimizzare il sito web al fine di migliorarne il posizionamento nei risultati   organici dei motori di ricerca (es. Google, Bing).  

      I dati qui riportati sono parziali e a puro scopo indicativo, non intendono essere esaustivi ne validi per la partecipazione o informazioni sul bando.

      Per informazioni complete ed esatte riguardo il bando, la sua applicazione e regole, è necessario fare riferimento al sito delle Camera di Commercio di Vicenza, di qui troverete il link qui sotto.

      Per il bando completo, la modulistica e le modalità di invio telematico della domanda CLICCA QUI.


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