Perché non dovresti vendere frigoriferi agli eschimesi?

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Esiste un libro “Frigorifero agli eschimesi” di Jean-Pierre Lehnisch. Un libro che tratta di marketing, ma in particolare di tecniche di vendita che identificano il venditore di successo, cioè l’abilità di piazzare anche un prodotto di cui il cliente non ha assolutamente bisogno, come ad esempio frigoriferi agli eschimesi.

Difatti il sottotitolo recita: Tutte le tecniche di persuasione e i segreti dei grandi venditori.

Non ho letto il libro, ma conosco il motto degli eschimesi dai tempi della mia infanzia, ed è sempre stato riferito come metafora di un venditore veramente in gamba.

E devo dire che all’epoca ci ho creduto.

Quando ho iniziato, timidamente, a vendere serigrafie d’arte su legno all’età di vent’anni, facendo porta a porta di mobilieri nel nord e centro Italia, mi sono regolarmente dato dell’incapace perché… non riuscivo a vendere frigoriferi agli eschimesi.

Più forte di me, non si può vendere qualcosa di inutile per una persona o per un’azienda, a meno che non mi cada su un piatto d’argento e non me lo chieda espressamente per soddisfare un desiderio emozionale che non comporti un danno per la persona o l’azienda.

E questo ha che fare moltissimo con il marketing.

Chiunque faccia marketing, e se tu mi leggi sicuramente fai marketing in qualche modo per la tua azienda, ha una responsabilità:

  • Generare vendite e fatturato per l’azienda (con varie tecniche e modi che sono tutte le sfumature di metodi marketing che il mercato offre)
  • Farlo in modo onesto, senza menzogne e generando soddisfazione e un miglioramento di qualche tipo ANCHE per l’acquirente/fruitore.

Purtroppo, alle volte è facile manipolare le persone, specialmente nell’era del marketing digitale in cui viviamo.

Ti faccio un esempio: le recensioni.

Oggi quasi nessuno acquista senza aver cercato e letto qualche recensione su un sito, un’azienda o un prodotto.

Le recensioni si possono acquistare, falsificare, aggiungere e manipolare. Quindi? NON dobbiamo fidarci di nessuno?

Per alcuni è così.

Ma il punto è che l’inizio della catena, cioè il marketer in questione, non è stato onesto e questo ha delle conseguenze:

  • Persone truffate o insoddisfatte
  • Cattiva nomea dell’azienda/prodotto
  • Mal disposizione nei confronti della categoria a cui appartiene la persona o l’azienda
  • Alle volte porta alla creazione di leggi restrittive che solitamente danneggiano solo chi già e rispetta

Vendere non è un crimine, vendere cose inutili o peggio, dannose, secondo me lo è.

E se si ha la lungimiranza di osservare e programmare nel medio ungo termine, ci si dovrebbe preoccupare in primo luogo di realizzare un ottimo prodotto e assicurare un altrettanto sfavillante servizio, e POI farlo sapere il più diffusamente possibile con tecniche di Marketing e Pubbliche Relazioni, che trattano semplicemente la Verità.

Fammi sapere cosa ne pensi, scrivimi se vuoi.

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