Frenesia da lavoro Versus pianificazione

corinne kutz tMI2 r5Nfo unsplash

Buongiorno e bentrovato.

Finite le ferie di agosto o forse stai godenti gli ultimi scampoli, in ogni caso ti trovi di fronte alla ripresa della piena operatività.

Solitamente settembre è come gennaio, nel senso che sembra inizi un nuovo anno lavorativo, un nuovo capitolo, e la ripresa alle volte è un po’ difficoltosa, tornare ai ritmi precedenti non è sempre istantaneo.

Ho appena letto un report di McKinsey & Company, nota azienda di consulenza internazionale, che descrive i vari scenari post Covid, di come sono cambiate (e probabilmente cambieranno ulteriormente) le abitudini dei consumatori.

Molto interessante, ma ormai di questo si è discusso a sufficienza, ora l’aspetto importante è l’atteggiamento con cui si affronta questa nuova “ripresa”.

A cosa dedicarsi? Dove mettere l’attenzione? Quali mosse sono le più giuste in uno scenario così mobile e che presenta indubbie incognite?

Mi permetto di riportarti brevemente la mia esperienza in merito. tre mesi di lavoro?


Consapevole che una situazione eccezionale come quella in cui viviamo richiede un’attenzione e una pianificazione fuori dall’ordinario, mi sono scontrato con la routine quotidiana:

Progetti di clienti da sviluppare o concludere, accordi commerciali da definire, appuntamenti che aspettavano solo il mio rientro e diverse altre incombenze che credo ti siano familiari.

Quindi, ecco il problema: ordinario Vs straordinario con la variabile del Tempo a complicare il tutto.

A cosa dare attenzione? Dove dedicare le energie? Alla fine, si tratta di riuscire sia a mangiare l‘uovo oggi che avere la gallina domani.

Così ho avuto la dimostrazione tangibile, sui miei processi mentali, di come la frenesia da lavoro possa impedirti di essere lungimirante.

Preoccupato di occuparmi di tutti i miei compiti normali e di servire al meglio i clienti, come è giusto che sia, stavo mentalmente tralasciando una cosa semplice ma fondamentale:

Il Futuro.

La pianificazione del futuro, l’osservazione della scena esistente per poi realizzare un piano strategico vincente.

Meglio far rallentare per un po’ le attività di routine e organizzarsi per pianificare.

La mia soluzione è stata quella di creare uno schema lavorativo giornaliero che da spazio alle attività di tutti i giorni ma anche alla pianificazione ed alla strategia. 

Certo ci vuole decisione e coraggio per non farsi trascinare nel gorgo della frenesia da lavoro, ma il premio è il futuro dell’azienda e dei nostri collaboratori.

Quindi pianificazione e strategia, senza dimenticare che l’unica vera strategia vincente è quella che in fondo punta all’espansione.

Settembre è alle porte e se ancora non hai iniziato a pianificare questo è il momento!

Spero di averti stimolato ad agire in questo senso e a programmare il Futuro.

Per qualsiasi commento, discussione o informazione rimango sempre a disposizione.

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