Metaverso. È l’ennesimo nuovo concetto marketing che possiamo tralasciare o ci riguarda?
Ci riguarda da molto vicino. Ti consiglio di proseguire nella lettura.
Il termine Metaverso non è un’invenzione di Zuckerberg, inoltre è già stato utilizzato in ambito business prima del 2021.
Ma proseguiamo con ordine:
DEFINIZIONE DI METAVERSO:
metavèrso s. m. – Termine coniato da Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk “Snow crash” (1992) per indicare uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati.
Fonte: Treccani
DEFINIZIONE DI AVATAR:
Nella religione Induista un avatar è l’incarnazione di una divinità (Visnù). In un ambiente tridimensionale o virtuale, l’avatar non è che la rappresentazione digitale di chi sta visitando l’ambiente.
Fonte: www.ehiweb.it
Come vedi, dalla definizione di Metaverso, si tratta di un universo ulteriore rispetto a quello in cui viviamo normalmente: un universo virtuale.
Esiste da tempo la realtà virtuale, accessibile con quelle specie di maschere da sub, che ti permette di avere un’esperienza realmente immersiva a livello visivo e di posizione nello spazio. (se non avete mai provato, lo consiglio. E’ interessante e affascinante)
Gli avatar esistono da tempo. Solo per fare un esempio legato ai videogiochi: cos’altro è un personaggio che tu comandi tramite computer e console di gioco, se non un avatar? Sei tu che lo guidi e lo fai agire.
Ma perché tutto questo ha così grande rilevanza nel mondo del business e del marketing?
In realtà ha a che fare anche con la tua sfera personale e privata. Arriverà a toccare ogni aspetto della vita, ma di questo ne parleremo successivamente.
Un universo virtuale parallelo offre possibilità di business che il mondo reale non può assicurarti.
Molto prima di Zuckerberg, lo avevano compreso i fondatori di “Second Life”
Lanciato nel 2003, Second Life, è stato un pioniere nella creazione di mondi virtuali 3D.
Oggi, le tre dimensioni di Second Life possono fare qualcosa in più di una semplice video chiamata o virtual tour: creare aggregazione, realizzare progetti più complessi, interattivi e forse ancora più interessanti.
Vedi questo link >> CASE STUDIES | Second Life Work – Virtual World Meetings, Events & Conferences –
Il metaverso di Facebook vuole diventare questo: un universo a cui accedere e ottenere un mondo di applicazioni inizialmente gratuite, che ti permettono di interagire in modo più accattivante e incuriosente (mio neologismo) rispetto ad una call o video call.
Immagina come potresti utilizzarlo.
Immagina di essere in smart working e di non essere presentabile o di non avere voglia di aprire la video camera… basta usare l’avatar e il problema è risolto.
Potrai avere un avatar che ti fa visitare un appartamento da acquistare a decine di chilometri di distanza, senza che tu o il venditore dobbiate muovervi.
Potrai avere un conto corrente nell’universo parallelo (con la moneta virtuale del Metaverso. Esiste già su Second Life.) con cui acquistare prodotti e servizi che poi consumerai da casa, o in ufficio.
Non avrei più solo un’immagine di un prodotto da acquistare, o un video con il suo funzionamento, ma potrai visionarlo, provarlo, vedere come funziona scegliendo tu, con il tuo avatar come e cosa sperimentare.
Quindi in realtà sarà un enorme marketplace (piazza del mercato) dove scegliere, provare in modo immersivo, acquistare merci e servizi, da ogni parte del mondo senza necessità di muoverti, o in ogni caso potendo ottenere un’esperienza diretta prima dell’acquisto, tutto impensabile fino ad oggi.
Siamo all’alba di grandi cambiamenti per il marketing e per le nostre vite. E vista la velocità con cui la società e le abitudini si stanno evolvendo, ce ne accorgeremo molto presto.
Ora questo è il presente che conosciamo, ma voglio condividere una mia riflessione di circa 15 anni fa.
Gli albori degli e-commerce in Italia. Grande diffidenza. Personalmente amo ancora acquistare abiti in negozio.
Ho pensato “come dovrebbe essere perché io acquistassi tutto on line?”
Fra parentesi l’online non è altro che un universo virtuale che usiamo tutti i giorni…
Beh, dovrei poter sperimentare ogni percezione così come mi succede normalmente, non solo la vista, e il sonoro (le due percezioni che possono essere riprodotte da una foto, un video o una canzone.
Ogni percezione può essere collegata alle emozioni. Una canzone può creare emozioni, così come una foto o un video, una carezza o un profumo.
Quando la realtà virtuale potrà assicurarti anche il senso del tatto, dell’olfatto, del gusto, della profondità (solo per citare i principali) allora avrai un’esperienza immersiva totale.
Immagina di poter proporre i tuoi prodotti in questo modo, con questi effetti, virtualmente.
Provare l’esperienza virtuale di stringere la mano al tuo cliente, di sfogliare un’offerta o di avviare un macchinario e toccarne il risultato… tutto a distanza, virtualmente.
Fantastico vero?
Ma come potrebbe realizzarsi tutto questo? Tecnologicamente come funzionerebbe?
Influenzerebbe le nostre emozioni? Il marketing lo fa da decenni, ma fino a che punto arriveremo? C’è un prezzo da pagare?
Nel prossimo articolo dirò la mia.
Nel frattempo, se avessi piacere di ricevere chiarimenti o se hai domande e commenti, scrivimi: marketing@solutions600.it
Responsabile Marketing