5 domande che dovresti avere il coraggio di porti.
Sebbene queste cinque domande possano sembrare banali, dopo averle utilizzate per anni durante le nostre consulenze con i clienti, abbiamo constatato in prima persona come possano scatenare discussioni accese e come abbiano aiutato i team marketing e commerciali – e la direzione – a valutare le performance aziendali, sviluppando strategie alternative per un miglioramento a lungo termine.
Ecco le domande, liberamente tratte dal libro di Peter Drucker “Le 5 domande più importanti”
Qual la nostra mission? Qual è la nostra ragione di esistere, come vogliamo essere utili ai nostri clienti ed al mondo se possibile? Questa domanda definisce il modo in cui vogliamo competere come azienda. Una missione ben definita ispira i nostri dipendenti.
Chi è il nostro target di clientela? A chi vogliamo vendere? ma ancora di più, qualè il nostro cleinte ideale, a chi possiamo e vogliamo vendere, con chi ci piace collaborare? La risposta “a tutti” è la peggiore che si possa sentire.
#3 Cosa desidera davvero il cliente? Le domande due e tre rappresentano una sorta di autovalutazione. Come i nostri clienti ci percepiscono e perché dovrebbero sceglierci? Ma rispondere effettivamente alla terza domanda, non è sempre semplice. Mai fatta un’indagine di mercato?
#4 Quali sono i nostri risultati? Per valutare se siamo in grado di progredire verso i nostri obiettivi a lungo termine, dobbiamo misurare ciò che conta. Come disse Peter Drucker: “Se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo”. Non possiamo sapere se stiamo avendo successo se non abbiamo un punto di riferimento e non monitoriamo i risultati.
#5 Qual è il nostro piano per il futuro? Il piano rappresenta un documento conciso che illustra la direzione strategica che l’azienda intende prendere. Come affermato da Drucker: “La pianificazione non è un evento. È un processo continuo che prevede di rafforzare ciò che funziona e abbandonare ciò che non funziona, prendere decisioni coraggiose con la piena consapevolezza delle loro possibili conseguenze, definire obiettivi, valutare le performance attraverso un feedback sistematico e apportare modifiche in base alle condizioni che cambiano”. Drucker si è dimostrato un visionario nell’illustrare il panorama dinamico, continuo e collaborativo del processo di gestione della strategia.
Nell’ambito della consulenza marketing rispondere a queste domande è essenziale, lo è ancora di più continuare a porsele e rispondervi perchè i tempi cambiano rapidamente e non si può pensare di continuare con ritmi di inizio secolo.
Analisi, decisioni rapide ed esecuzione sono 1000 volte meglio di infinite elucubrazioni su dettagli o se sarà meglio la soluzione A oppure la B.
Non sai decidere?
Acquisisci più dati, oppure analizza ciò che hai a disposizione e scarta tutti le informazioni dubbie o inutili.
Un’ultima citazione sempre di Peter Drucker:
“Ogni impresa in cui il marketing sia assente o opzionale non è un’impresa e non dovrebbe mai essere condotta come se lo fosse.”
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