
Parafrasi del famosissimo titolo coniato da uno dei maestri del marketing degli ultimi trent’anni, Jack Trout:
“Differentiate or Die: Survival in Our Era of Killer Competition”
È da mesi che io e altri marketer, andiamo scrivendo che le aziende devono approcciarsi in modo massiccio al marketing digitale.
Ci sono molte sfumature in questo tipo di affermazioni.
I più talebani vedono esclusivamente iniziative digitali o addirittura mono-canale, come i social o i funnel* di vendita.
(i funnel* sono percorsi studiati a tavolino, che mirano a portare un contatto ad essere un cliente ma non solo, lo fanno “scivolare” attraverso vari step, da spese minime fino ad acquistare servizi o prodotti ad alto valore aggiunto).
Personalmente ho sempre preferito una visione più trasversale, consapevole che si vive un’epoca di transizione:
Tecnologie che cambiano, potenziali clienti che cambiano per età e cultura, il digitale che entra sempre di più nelle nostre vite e nelle attività commerciali ma che ancora non ha soppiantato del tutto le attività tradizionali.
Eppure, due giorni fa un pensiero mi ha attraversato una mente già affollata:
“e se facessero un altro lockdown?”
Istintivamente mi sono risposto che no, non può essere, però se osservo quello che sta accadendo, la campagna mediatica incessante, persone e aziende prudenti o intimorite, non posso chiudere gli occhi e far finta di nulla.
Qualcosa può accadere, magari non sarà uguale a marzo, ma si possono sviluppare situazioni al di fuori del mio controllo e sfera di azioni.
Quindi che fare?

Sicuramente si può cercare di avere un punto di vista differente, non uniformato ma che anzi anticipi il futuro.
La domanda è: “se succedesse… io come potrei fare? Come potrei continuare a lavorare, a far lavorare i dipendenti e tutte le persone che lavorano con noi?”
Come potrei aiutare i clienti che sicuramente potrebbero anche loro essere colpiti da avvenimenti così imprevedibili e fuori controllo?
La risposta sta nella digitalizzazione
Siamo ancora in una fase di transizione, ma ormai sbilanciati fortemente verso il digitale, i tempi di chiusura del tradizionale si sono accorciati notevolmente a causa dell’emergenza Covid.
Oso una previsione:
difficilmente fermeranno tutte le attività produttive come in marzo, ma potranno esserci paletti sempre più stretti alla libertà di movimento, come in parte già esistono.
E questo si riflette inevitabilmente sulle attività commerciali e marketing. Niente visite ai clienti o potenziali, niente fiere, niente viaggi.
Quindi avremo, e in realtà abbiamo già, un nuovo modo di relazionarci, più distante.
In questa situazione si deve essere ancora più bravi a comunicare, a capire le esigenze e a condurre trattative, perché la distanza fisica aumenta sempre la possibilità di comprendersi male.
Quindi il io consiglio è: organizzati subito per promuovere, fare marketing e vendita tramite il digitale.
Se hai ancora canali e mezzi tradizionali che funzionano, usali ma non attendere oltre.
I tempi sono variabili, basta un Dpcm per cambiarti la vita all’improvviso.
Quindi potenzia la tua presenza sul web con siti efficaci, e-commerce, strategie marketing digitali, video conferenze e video vendite, eventi digitali.
Questo sarà il futuro prossimo, non farti cogliere impreparato.
Posso sembrare interessato visto che promuovo il mio lavoro, ed in parte è vero.
Ma tutto quello che ti raccomando, noi lo stiamo mettendo in atto, perché il domani è tuo se lo crei, non se lo subisci da altri.
Contattami per qualsiasi dubbio o domanda, puoi sempre scrivermi direttamente, ti risponderò il prima possibile
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